Riflessione del 13 Gennaio 2025
Ricordo di Fratel Biagio Conte, Fondatore della Missione Speranza e Carità
Carissimi fratelli e sorelle, oggi celebriamo l’inizio del Tempo Ordinario, un periodo che ci invita a vivere nella quotidianità la nostra fede, e ricordiamo con affetto Fratel Biagio Conte, a due anni dal suo ritorno alla Casa del Padre. La sua vita e la sua missione sono per noi un esempio straordinario di carità concreta e di amore incondizionato verso i più poveri e bisognosi.
Prima Lettura: Dio ci parla attraverso il Figlio
Nella lettera agli Ebrei, l’autore ci ricorda che “Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente ha parlato a noi per mezzo del Figlio.”
Questa frase ci invita a riconoscere la centralità di Gesù nella storia della salvezza. In Lui, Dio si rivela in modo definitivo e pieno: non attraverso segni lontani o intermediari, ma attraverso la presenza viva del Figlio. Egli è il riflesso della gloria del Padre, Colui che sostiene l’universo e ha purificato i nostri peccati. Fratel Biagio Conte ha incarnato in modo meraviglioso questo messaggio: la fede nel Figlio di Dio lo ha spinto a lasciare una vita agiata per farsi vicino ai poveri. Egli ha creduto che il volto di Dio si riflette negli ultimi, negli emarginati, nei dimenticati. Come Cristo è stato il messaggero dell’amore del Padre, così Fratel Biagio è stato un messaggero della speranza, costruendo rifugi per coloro che non avevano un tetto, un pasto caldo o una parola di conforto. Il messaggio della prima lettura ci ricorda che, come Dio ha parlato attraverso il Figlio, anche noi siamo chiamati a essere “parola viva” di amore e di misericordia nel mondo.
Vangelo: Convertitevi e credete nel Vangelo
Nel Vangelo di Marco, ascoltiamo l’inizio della predicazione di Gesù: “Convertitevi e credete nel Vangelo.” Gesù inizia il suo ministero con una chiamata chiara e diretta: un invito alla conversione, a cambiare strada, a orientare il cuore verso il regno di Dio. Il brano prosegue con la chiamata dei primi discepoli: Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni. Gesù li invita a diventare “pescatori di uomini.” Essi lasciano tutto e lo seguono, dimostrando che la vera sequela richiede fiducia e disponibilità a cambiare vita. Anche Fratel Biagio ha ascoltato questa chiamata. La sua conversione è stata radicale: ha lasciato ogni sicurezza terrena per vivere in povertà, donandosi completamente agli altri. Con il suo esempio ci insegna che la conversione non è solo un momento, ma un cammino quotidiano, un continuo riorientarsi verso Dio e verso i fratelli.
Essere “pescatori di uomini” non significa compiere grandi gesti eroici, ma essere segno di amore nelle piccole cose: un sorriso, un aiuto, un ascolto sincero. Come ci ha insegnato Fratel Biagio, la carità concreta è il linguaggio universale che ogni uomo comprende. Fratel Biagio ci lascia un’eredità preziosa. La sua vita è stata un Vangelo vissuto, un esempio luminoso di come possiamo trasformare il mondo attraverso l’amore. Quando vediamo l’egoismo, l’indifferenza e l’ingiustizia intorno a noi, siamo tentati di scoraggiarci o di lamentarci. Ma Fratel Biagio ci ricorda che il cambiamento inizia da noi stessi, dai gesti semplici di ogni giorno. La Missione Speranza e Carità, che ha fondato, è nata non da grandi mezzi, ma dalla sua fede in un Dio che provvede, e dalla sua determinazione a non voltarsi dall’altra parte di fronte alla sofferenza. Quante volte abbiamo incontrato un povero per strada e ci siamo voltati dall’altra parte? Quante volte abbiamo pensato: “Non è compito mio, qualcun altro se ne occuperà.” Fratel Biagio ci invita a guardare negli occhi chi soffre, a riconoscere in lui il volto di Cristo e a rispondere con generosità. Ognuno di noi può fare qualcosa: una parola gentile, un gesto di solidarietà, un’azione concreta. Come diceva Fratel Biagio: “Ogni piccolo gesto d’amore può cambiare una vita.”
Fratelli e sorelle, mentre oggi ricordiamo Fratel Biagio, chiediamo al Signore di darci la forza di seguire il suo esempio. Il mondo ha bisogno di pescatori di uomini, di uomini e donne che sappiano diffondere speranza e amore. Nella Santa Messa di oggi, preghiamo perché il nostro cuore si apra alla conversione e alla carità. Chiediamo al Signore di aiutarci a vedere negli altri, soprattutto nei poveri, il suo volto, e di rispondere con generosità e amore. Come Fratel Biagio ci ha insegnato, non possiamo cambiare il mondo da soli, ma possiamo fare la nostra parte, una goccia alla volta, per portare luce nelle tenebre.